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Se non altro …

Mi preoccupo davvero troppo per gli altri. Non ne vale la pena. Se sei un bastardo menefreghista ottieni rispetto, rispetto e zero rogne. Non appena cominci a porti domande sul tuo comportamento, su ogni parola che ti esce di bocca … beh, è lì che cominciano le rogne. Perchè t’illudi che gli altri siano come te, è un limite della mente umana quello di credere che la testa altrui funzioni come la propria. In tutto ciò, però, ho anche un piccolo merito. Se m’incazzo di brutto, se m’incazzo pesante, non ho più ripensamenti. Per quel che mi riguarda, puoi creparmi sotto gli occhi, non muovo un muscolo per darti una mano. E puoi cercare di riparare in ogni modo, ma la tua idiozia mi ha immunizzata contro la mia ingenuità, so come sei realmente e non c’è più nulla che tu possa fare per farmi cambiare idea. Un paio di persone possono testimoniarlo. Sulle prime, magari, permane un briciolo d’odio. Poi però, neanche più quello, è come se per me tu fossi sparito dalla faccia della Terra. Quindi, addio gioia. Vorrei dire che è stato bello, tutto sommato. Ma non sarebbe la verità. E’ stato orribile, orribile e molto utile: se non altro hai contribuito a coltivare quel po’ di cattiveria in più di cui la mia persona necessita per integrarsi adeguatamente nel mondo.


Catarsi

Prima di questo blog, di questa cloaca di sentimenti oscuri inesprimibili, avevo scordato da un pezzo cosa significhi scrivere solo e soltanto per sé stessi, quanto possa essere catartico. Certo, magari alla lunga favorisce robe strane tipo lo sdoppiamento della personalità e simili … ma ogni medicina presenta effetti collaterali. L’intervento di ieri è stato per me una vera soddisfazione, anche se la rabbia non è ancora scemata. Penso però che questa volta potrebbe lentamente tradursi in una totale indifferenza. Non voglio che questa parola divenga sinonimo di un subire passivo delle angherie altrui. E, per evitare ciò, la soluzione è smettere di condividere qualunque cosa, dalla più profonda alla più banale, con certi individui. Semplicemente perchè certi individui meriterebbero l’isolamento. Allora perchè non riusciamo mai a liberarcene del tutto? O meglio, perchè, liberandoci di uno, ecco che subito ne subentra un altro? Credo si tratti di desiderabilità sociale … ahimè. Anche l’essere più misantropo sulla faccia della Terra è soggetto a questo terribile meccanismo, così profondamente radicato nei nostri geni da non poterlo cancellare se non con l’autodistruzione. Non si può odiare il mondo intero, chi ci ha provato almeno una volta sa di che parlo. Conseguenze assai nefaste. Ma se c’è una categoria che proprio non mi riesce di non odiare sono le presuntuose teste di cazzo. Non i presuntuosi, quelli no. D’altronde, se hai grandi capacità intellettive o se sai di essere particolarmente affascinante, benché fastidioso, può ampiamente giustificare la tua presunzione. Se tuttavia sei un’idiota di proporzioni astronomiche, se la gente ti tiene a distanza dopo un mesetto scarso di frequentazione … beh, allora sarebbe più dignitoso prenderne atto, proseguire per la propria strada (magari nella segreta convinzione di essere, nonostante tutto, Einstein), mettere un freno alla lingua.


Pulce obesa

Invidia? Non credo, ma che ognuno la pensi come gli pare. Forse non saprò cosa voglio dalla vita, ma sicuramente so cos’è che non voglio. Non voglio passare il tempo leccando il deretano ad individui viscidi e anoressiche frustrate il cui scopo è lavorare 32 ore al giorno solo per comprarsi l’ennesimo tailleur bianco di Armani. Non voglio improntare tutta la mia esistenza su di una carriera costruita usando gli altri, carriera che ha allontanato da me tutti gli esseri umani, lasciandomi a crepare sola in un bel loft in centro a Milano. Tu vuoi questo? Benissimo, auguri. Non ti giudico per questo, magari odi il genere umano, magari pensi che una vita di solitudine sarà ripagata dal trafiletto della tua morte sul New York Times. Ma tu non provare mai a giudicare me. Non ti permettere di dire che un mio ipotetico impiego a 800 euro al mese vale meno di un tuo stupido tirocinio a duecento euro in meno nel posto più inculato del mondo. Perchè “io almeno mi spiano la strada per la carriera, tu entrerai nel gruppo dei poveri ricercatori precari e sfigati dell’università”. Beh, sai che c’è? Io almeno entro in un gruppo di persone che studiano per lasciare qualcosa di UTILE al mondo, poco importa se il mondo non ricorderà esattamente il mio nome (io non ho ancora imparato correttamente a scrivere Malinowsky … o Malinowski?). Tu entrerai nel dorato mondo dei rossetti. Che culo. Se, ci entrerai. Perchè, non so se ci hai fatto caso, tutte le punte di diamante di una redazione televisiva o giornalistica, in genere sono fighe pazzesche o, al massimo, finte brutte (so che non è giusto, che ognuno dovrebbe essere valutato in base alla propria professionalità … ma proprio per questo il tuo mondo mi disgusta). Come pensi di competere col tuo cattivo gusto da mercatara e i tuoi trenta chili di troppo? Con le tue espressioni dialettali sgrammaticate, la tua parlantina, il tono di voce sempre troppo alto ed il tuo pessimo carattere da prima donna che “se mi contraddite siete degli ignoranti perchè io ho SEMPRE ragione”?