Hope

Vi siete mai soffermati sulle caratteristiche delle persone che vi dicono di non smettere di sperare? Beh, io sì. E non mi è piaciuto. Anzitutto, la peggior feccia del mondo: i politici. E’ chiaro, se l’elettorato smette di sperare in una tremenda botta di culo che renda la sua vita simile a quella del puttaniere di Arcore … beh, dicevo, se gli elettori perdono ogni speranza, capita un bel casino. Roba che, a confronto, la Rivoluzione Russa sembrerebbe un b-movie senza effetti speciali.
Poi c’è la Chiesa. Ovvio, devono dirti di smettere di sperare? Tanto varrebbe che uccidessero il loro Dio e poi organizzassero un suicidio di massa.
Gli ottimisti irriducibili. Dicono a te di non smettere di sperare perchè in realtà lo dicono a loro stessi. Perchè nei meandri del loro animo sanno che sta andando tutto a puttane, ma credono che ripetendosi il contrario le cose miglioreranno magicamente.
Quelli che ti vogliono bene, che si sentirebbero una vera schifezza se ti vedessero appeso ad un cappio. Creperebbero di sensi di colpa.
Le menti semplici, quelli convinti che essere felici sia arrivare ad avere un abbonamento a Mediaset Premium.
In definitiva, gente che ti vuole fottere, che vuole fottere sé stessa, o che vuole evitarti un dispiacere perchè ciò causerebbe loro dolore.
Io chiedo a tutta questa gente se ricordano del ragazzo siciliano scomparso tempo fa, il ricercatore di Lettere. Ve lo ricordate? E vi ricordate cosa è successo poi? Un paio di scuse e una targa, ecco cos’è successo. Che se restava in vita, manco quello avrebbe ottenuto.